Baggio , uno dei giocatori più forti della storia del calcio compie 56 anni

Baggio
L’ex calciatore della Fiorentina Roberto baggio

Roberto Baggio , uno dei calciatori più forti della storia del calcio , oggi 18 fbbraio compie 56 anni . Tanti auguri Divin Codino

Roberto Baggio è stato unico nel suo genere, perché odiarlo era davvero impossibile e nessuno lo ha mai accusato di essere “mercenario” o voltagabbana, come spesso capita per chi ha giocato in così tante squadre, perché la sua vera maglia è sempre stata solo una: l’Azzurro dell’Italia.

Non esiste infatti nella storia nessun giocatore che si sia legato così tanto alla maglia della Nazionale e per tutti era impossibile vedere l’Italia senza in campo Roby, tanto è vero che partirono delle vere e proprie campagne in suo favore per far sì che Baggio potesse giocare prima il Mondiale del 2002 e poi l’Europeo del 2004.

Non ci riuscì, Trapattoni non gli trovò lo spazio e forse fu quasi una punizione divina i fallimento di quelle due spedizioni, che si sono anche macchiate di sfortuna e di rabbia nelle figure di Byron Moreno e del biscotto tra Svezia e Danimarca.

Roberto doveva esserci in quelle edizioni, era rientrato dopo una gravissima operazione al ginocchio in tempo record per poter volare in Giappone e Corea del Sud e per poter salvare il suo Brescia, le sue Rondinelle che con lui volarono anche a un passo dalla Coppa Uefa.

Un giocatore geniale, favoloso, che è partito dalla sua Vicenza, anzi dalla piccola Caldogno, per poter diventare immenso nella storia del calcio, portando in alto il nome della Fiorentina, regalando una Coppa Uefa e uno Scudetto alla Juventus, vincendo con il Milan, facendo impazzire i tifosi di Bologna e Inter e regalando un vero e proprio sogno a occhi aperti a tutta la città di Brescia.

Sapevi che saresti andato via dalla Juventus, ma hai lottato fino all’ultimo da leone e da leader per quello Scudetto del 1995, sapevi che potevi vincere lo Scudetto con l’Inter, ma sei rimasto a Bologna per rispetto di tutti gli abbonati che avevano speso soldi per vederti, sapevi che saresti rimasto in nerazzurro che se ne fosse andato Lippi, ma gli hai regalato la qualificazione in Champions con due perle di rara bellezza.

Hai sempre guardato oltre, come quando hai scelto Brescia, la terra che ti ama e ti venera ogni giorno di più, sei l’uomo dei derby con l’Atalanta, della tripletta che ha fatto correre Mazzone sotto la curva ospiti e di quel pallonetto nel 2003 che ha fatto esplodere il Rigamonti come mai prima.

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