Borja Valero, ex viola che si è raccontato ai microfoni di David Guetta. Ecco le parole del “Sindaco” dei tifosi viola.
Le parole di Borja Valero : “Mi ricordo che a Sassuolo un ragazzo mise uno striscione con la bandana del Sindaco e da li è partito il mio soprannome. Dopo l’Inter mi avevano richiesto altre squadre, però sono tornato a Firenze perché pensavo di poter tornare alla Fiorentina. Sono stato da solo due settimane con gli amici. Dopo una settimana ho capito che era il momento di decidere di rimanere a vivere a Firenze, perché è il posto perfetto per crescere la mia famiglia. Dovevo tornare a Madrid, ma alla fine ho scelto Firenze.”
“L’arrivo a Firenze? Il prezzo del mio cartellino doveva essere più basso per non pagare di più alla squadra dove giocavo prima. Persi l’aereo a Parigi ed arrivai insieme a Gonzalo Rodriguez. Non sarei dovuto arrivare insieme a lui per non far vedere che l’operazioni di mercato mie e sue erano collegate. Dopo la prima partita uscii camminando dallo stadio perché non avevo la macchina. Non mi riconobbe nessuno.”
“Fu impressionante vedere i giocatori della Juventus entrare in Santa Croce applauditi da quelli della Fiorentina. Davide ha lasciato un vuoto enorme. Non volevamo renderci conto che fosse vero. È stato un momento molto complicato. Ho visto compagni piangere da soli. Era una persona che sapeva coinvolgere gli altri e che sapeva dire la sua. Non andavamo sempre d’accordo, abbiamo avuto anche scontri. Ma dentro uno spogliatoio con uomini veri questo succede. Anche quando sono andato via da Firenze siamo rimasti in contatto, era una persona speciale.”