Buon compleanno a Giancarlo De Sisti che oggi 13 marzo compie 79 anni .

Buon compleanno
L’ex viola Giancarlo De Sisti

Buon compleanno Giancarlo De Sisti un instancabile motorino del centrocampo Il classico regista che tutti gli allenatori avrebbero voluto avere Compie 79 anni il 13 marzo

E’ giusto raccontare della mirabolante carriera agonistica di Picchio De Sisti, 19 anni e 478 partite in Serie A, sempre all’insegna della classe e della discrezione, ragazzo prodigio della Roma e poi uomo-scudetto della Fiorentina, regista della Nazionale campione d’Europa 1968 e vicecampione del mondo 1970, una Nazionale che aveva bizzosi ed epocali fuoriclasse come Rivera e Mazzola, nonché insuperati cannonieri come Gigi Riva, ma che solo al piccolo, inappuntabile geometra del suo centrocampo concedeva le chiavi del gioco.

Giancarlo De Sisti nasce a Roma il 13 marzo 1943. Quando comincia a tirare i primi calci, la capitale è molto diversa da oggi, più tranquilla, più borghese. Non sono ancora cominciati i grandi lavori per le Olimpiadi del Sessanta, i ragazzi giocano nelle borgate. Si fa luce nella squadra della parrocchia, il suo idolo è Bronée, un danese di classe purissima, passato dal Palermo alla Roma. 

Era una trottola, Picchio in romanesco, del centrocampo, ma dal grande senso geometrico e capace come pochi di guidare una squadra in campo. La sua apparente mansuetudine, la sua discrezione proverbiale, nascondono in effetti una leadership assoluta ed incontrastata. Picchio De Sisti dominava tutti dall’alto dei suoi 169 centimetri. Cresciuto nella Roma, vinse due volte il campionato Ragazzi e nel 1961 esordì in A, aveva diciassette anni. Ebbe come compagno il leggendario Schiaffino. «Un personaggio formidabile. Arrivava al campo e si metteva a lavare la sua Seicento. Tutti scherzavano sulla sua tirchieria, ma lui diceva: la fortuna può girare, bisogna essere pronti a tutto».

Il passaggio alla Fiorentina

Nel 1964 contribuì alla conquista della Coppa Italia, ma i sogni della Roma si infrangono presto. MariniDettina fallisce, mister Lorenzo porta la squadra al teatro Sistina per avviare una colletta popolare, il solo modo di racimolare i soldi per tirare avanti.Un anno dopo venne così ceduto alla Fiorentina per 250 milioni di lire, dove centrò subito la Mitropa Cup. Passò nove stagioni in viola, totalizzando oltre 250 gare. Fu Gigi Radice a chiudere la sua avventura in Toscana. «Per la prima volta fui tentato di far polemica, perché sapevo di poter essere ancora utile. Ma Radice aveva le sue idee e il diritto di scegliere. Perciò stetti zitto».

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