Edmundo ” O Animal ” la carriera dell’ex calciatore della Fiorentina.

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L’ex Fiorentina Edmundo

Edmundo , la carriera dell’ ex attaccante della Fiorentina , conosciuto anche con il nomignolo ” O’ Animal ” .

Edmundo Alves de Souza Neto, meglio noto solo come Edmundo, nasce a Niterói, 20 chilometri a Nord di Rio de Janeiro, il 2 aprile del 1971. Cresce nel difficile contesto delle favelas di San Josè di Marcia, sviluppando sin da ragazzino un caratterino mica male: per fortuna c’è il calcio, che come avviene per molti giovani brasiliani di famiglia povera, funge da padre e salvatore. 

La sua carriera

Inizia la sua carriera nel Marine Futebol, per poi passare alle giovanili del Botafogo e successivamente a quelle del Vasco da Gama, con il quale esordisce nel campionato carioca nel 1992. In seguito passa al Palmeiras (34 gol in 89 partite), al Flamengo (2 gol in 14 partite), al Santos (13 gol in 20 partite), al Cruzeiro (3 gol in 13 partite), al Fluminense (7 gol in 20 partite) e al Figueirense (15 gol in 31 partite): la costante? L’incredibile capacità di andare in rete, l’incapacità di fermarsi troppo tempo nello stesso team a causa dei numerosi colpi di testa e la devastante forza fisica in campo.

Con la Fiorentina

Intanto, il 9 Luglio 1997 la Fiorentina raggiunge l’accordo col Vasco da Gama e conclude il suo acquisto per una cifra vicina ai 13 miliardi di lire. Il contratto è di tre anni, due miliardi e mezzo di lire a stagione. Quell’anno, prima di trasferirsi nel Bel Paese, il neoviola vince  la graduatoria dei cannonieri e riceve il premio come miglior giocatore della stagione in Brasile. Accolto dai tifosi fiorentini come il Messiaentra da subito in polemica con Malesani, che non lo schiera titolare contro il Milan, alla sua prima partita in Italia. Il “Journal Do Brasil” pubblica una sua intervista in cui lancia dichiarazioni velenose sulla Fiorentina.

Il rapporto con Malesani

Il rapporto con l’allenatore veneto è ai minimi storici, così ‘O’ Animal’ si imbarca su un aereo diretto a Rio de Janeiro, per trascorrere in patria il carnevale. Rientrato solo a fine marzo, multato da Cecchi Gori, il brasiliano realizza il suo primo gol in campionato contro il Napoli. Chiude a 4 reti la sua prima stagione, inizia al meglio la seguente (con Trapattoni in panchina) ma nel momento più importante vola a Rio de Janeiro per il Carnevale (opportunità concessagli da una clausola del contratto), e la squadra, complice anche l’infortunio di Batistuta, perde punti fondamentali per la lotta al tricolore, che risulteranno decisivi. 

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