Fiorentina-Atalanta 3-3 , tante emozioni al Franchi .

 La Fiorentina si rende protagonista di un altro 3-3, dopo quello di tre giorni fa contro l’Inter in campionato. Due società che non si amano, per vecchi dispetti, di mercato e non. Logico che la prima semifinale tra Fiorentina e Atalanta finisca pari . 




fiorentina-atalanta 3-3
L’esultanza dopo il gol di Benassi

Giovedì 28 febbraio : Parte meglio la banda di Gasperini, trascinata da Ilicic, che da queste parti non ha lasciato molti rimpianti e del Papu che domenica non era in campo per un guaio ai flessori. E sono proprio loro, il piccolo e lo spilungone, a fare la differenza.  Pioli se lo immaginava e per arginarli fa una scelta conservativa: a sinistra, Dabo aspetta Gomez poco oltre fuori dall’area e Vitor Hugo segue Ilicic fin verso la linea del centrocampo. Troppo alto. Il furbo Josip non chiedeva altro: dribbla, scatta, si ferma, cambia di posizione e il povero brasiliano a seguirlo, in affanno.



l gol arriva comunque poco dopo: ancora Ilicic per Gomez che entra in area e batte Lafont che tenta un’uscita disperata. Due minuti dopo (18’), il raddoppio: il frastornato Vitor Hugo perde palla, ne approfitta il solito Ilicic che fa un lancio che taglia il campo: Pasalic mette dentro al volo di destro.




La partita rischia di chiudersi con abbondante anticipo. Ma l’Atalanta non si ferma, e fa il primo errore: sei in vantaggio di due gol, in trasferta, e non ti dai una calmata? Minuto 33: Palomino perde una sanguinosa palla sulla fascia destra, Chiesa ne approfitta e parte in contropiede mentre il brasiliano lo rincorre inutilmente chiedendosi cosa ha combinato: tiro e gol. Partita riaperta, proprio mentre l’Atalanta stava controllando il gioco. E tre minuti più tardi, i conti si pareggiano: Pasalic si perde Muriel che appoggia per Benassi, lasciato solo da Palomino: girata di destro e 2-2. Incredibile.




Muriel vince la sfida colombiana con Zapata e firma il 3-3 su lancio di Chiesa da destra. E si riparte: De Roon ci riprova da fuori, ma il pallone va fuori. Anche Gasperini sceglie la prudenza: fuori Zapata, dentro Reca. Ma è Chiesa ad avere un’altra occasione interessante .

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