La favola calcistica di Gabriel Omar Batistuta .

La favola calcistica di Gabriel Omar Batistuta inizia nel marzo del 1991 a Buenos Aires . 

gabreil Batistuta
Gabriel Batistuta

Martedì 30 ottobre : La favola calcistica di Gabriel Batistuta inizia con una scommessa. Marzo ’91, Buenos Aires quartiere Florida. Il procuratore Settimìo Aloisio, a quei tempi tutto baffi e pancia, lancia una sfida al suo giovane talento di Reconquista: «Tra una settimana inizia la Coppa America, se vuoi coronare il tuo desiderio di giocare nel calcio italiano devi segnare almeno sei gol. Scaraventa quei palloni dentro e io ti regalo il tuo sogno“. Bati non era ancora Re Leone. Anzi, nel calcio argentino era soprannominato «El Camion» per la sua potenza. Un’etichetta non tra le più nobili.

l’arrivo di Gabriel Batistuta a Firenze

Il 18 agosto del 1991 Batistuta arriva a Firenze portando nella mente e nel cuore il messaggio del suo mito Maradona: «Vai tranquillo, con le tue caratteristiche in Italia sfonderai sicuramente». E se lo dice Diego… Bati viene subito portato allo stadio Franchi dove la squadra viola sta disputando una partita amichevole. Ma gli occhi, naturalmente, sono tutti per la nuova stella argentina. Una mano anonima consegna a Gabriel un pallone dicendogli: «Fai due palleggi». Lui esegue anche se la tecnica non è la sua arma migliore .

Chissà se in quel momento, con gli occhi di quarantamila persone puntati addosso, ha ripensato anche solo per un attimo a una battutaccia che gli aveva scaricato addosso uno dei suoi primi allenatori, tale Mastroianni, vedendolo in difficoltà nell’addomesticare il pallone: “Batistuta, a Reconquista palleggiavi con i cocomeri?». L’esibizione comunque funziona e Gabriel tocca con mano la passione del suo nuovo «popolo». In campo, invece, l’inizio è faticoso .

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Gabriel Omar batistuta

Gabriel segna a raffica. Chiude con 13 centri, senza l’aiuto dei calci di rigore. Bilancio positivo. Meno bene, invece, va la Fiorentina che finisce in una zona anonima della classifica. Si riparte e la famiglia Cecchì Gori fa le cose in grande. Arrivano Baiano, Brian Laudrup, Effenberg. La squadra viola sogna di inserirsi in zona scudetto invece sprofonda in serie B. La società cambia ben tre allenatori. Ma va sempre peggio. Bati chiude il torneo con 16 reti. Cifre importanti. Tutto inutile.

 

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