Montella : ” Delusi dopo Bergamo , ma dobbiamo giocare per l’orgoglio

Il tecnico viola non nasconde la delusione dopo la sconfitta, ma guarda al futuro. E ne futuro più vicino c’è il Sassuolo: “Prima di tutto dobbiamo fare punti”

Dopo la sconfitta di Bergamo, che ha fatto svanire il sogno di raggiungere la finale di coppa Italia e ha spento le ultime illusioni della Fiorentina di archiviare in modo positivo la stagione, e concludere il campionato in modo dignitoso, il tecnico Vincenzo Montella non nasconde la delusione ma parla anche del futuro: “Ieri eravamo delusi, ma ora dobbiamo giocare per l’orgoglio .

Lunedì la Fiorentina affronterà in casa il Sassuolo. “C’è tanto, tutto in questo finale di stagione – osserva -. Prima di tutto dobbiamo fare punti, visto che non vinciamo da tempo in casa. Ripartiamo dallo spirito, che è stato quello giusto da quando sono arrivato. Sarà un momento di studio e analisi sia per me che per la società. Ripartiamo con la programmazione. Ci sono giovani interessanti, come Beloko, Vlaovic, Montiele Kofi, e c’è l’intento di vederli all’opera. Ma prima di tutto dobbiamo pensare a vincere”.

Ma il mercato e la programmazione del prossimo anno incombono. “L’allenatore deve limitarsi a svolgere il suo ruolo, esprimendo le proprie opinioni nei momenti di confronto con la società – sottolinea Montella -. La mia proposta di calcio è abbastanza chiara. Dovrò fare delle valutazioni sulla rosa che ho attualmente a disposizione. Quello che mi aspetto è che ci siano giocatori funzionali rispetto all’idea di gioco che vogliamo costruire e la società è d’accordo con me. Il loro valore, poi, sarà dettato dalle disponibilità. Non mi fanno impazzire i calciatori di nome se non sono funzionali”.

La Fiorentina del futuro, secondo le voci di mercato, sarà costruita senza Federico Chiesa, che in tanti danno per partente. Ma Montella in proposito ribadisce: “Chiesa, fino a prova contraria, è della Fiorentina. La storia di questa società insegna che non sempre i giocatori che sono sulla bocca vengono venduti, e penso a Jovetic e Toni. Non do per scontato che Chiesa vada via. In generale, però, non ci sono calciatori insostituibili, ma se vogliono restare devono essere motivati. Per ora ho visto grande attaccamento da parte di quelli che sono al centro di voci di mercato: Chiesa, Veretout e Milenkovic”.

L’allenatore della Fiorentina ma spende volentieri parole d’elogio per due dei suoi ragazzi apparsi più in difficoltà: Lafont e Simeone. “Lafont – dice – è un ragazzo del ’99 che ha commesso un errore. Succede anche ai portieri più esperti. E’ un grande patrimonio della Fiorentina e ha potenzialità enormi. Simeone è un ragazzo eccezionale che lavora con grandissimo impegno e ha già dimostrato di essere all’altezza della serie A. Ha avuto un periodo di calo in termini realizzativi, ma anche lui è una risorsa, un patrimonio”. Infine, Montella ripete che “dobbiamo ricreare un’identità di squadra, a Firenze piace il bello, alla proprietà piace il bello e dobbiamo avvicinarci a questo”, e assicura: “Vedo una proprietà che ha voglia di costruire e rilanciarsi visto gli ultimi anni deludenti in termini di risultati. C’è voglia di fare calcio”.

/ 5
Grazie per aver votato!