Italiano fino ad oggi ha sempre preferito Biraghi a Parisi

Biraghi

Italiano fino ad oggi ha sempre preferito Biraghi a Parisi

In realtà, fin dal suo arrivo e in special modo da quando indossa la fascia di capitano ereditata dopo la scomparsa di Davide Astori, Biraghi si è sempre dimostrato un leader dentro lo spogliatoio. Un martello in allenamento ma anche un compagno di battaglie sportive che non lascerà mai da soli i propri giocatori. Per questo il suo sfogo a Lecce, dopo il ko subìto tramite un ribaltone nei minuti di recupero, aveva colpito un po’ tutti.

Perché in quelle parole, scagliate contro chi a suo parere non aveva tenuto il cervello connesso e paragonando gli errori commessi a quelli di una partita di Pulcini, era andato oltre l’amarezza. L’intenzione era giusta: togliere alibi, rimettere al centro l’obiettivo della squadra ed evitare così di tornare sui temi del mercato, delle ambizioni personali. Il gruppo prima di tutto, insomma. Non solo. «Chi non ha intenzione di metterci la testa, si levi — aveva detto, aggiungendo — Non possiamo fare questo alle persone che ci seguono, alla società e all’allenatore che ci ha dato tutto».

Un duro appello ai suoi compagni, che certamente ha avuto effetti all’interno dello spogliatoio. Anche perché poi, sul campo, Biraghi è incappato in altre prestazioni non certo eccellenti all’interno di una stagione anche per lui non esaltante. L’errore sul primo gol del Bologna, una gara in salita a Empoli e in generale la grande fatica a tornare ai livelli migliori della sua carriera.

Ma Italiano fin qui l’ha quasi sempre preferito a Parisi, investimento estivo. Per l’ex Empoli tante panchine, pochissima continuità e una chiara indicazione: anche se non al top della condizione, Biraghi assicura maggiore fiducia al tecnico.

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