La Fiorentina aspetta un offerta concreta per Amrabat.

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La Fiorentina sta aspettando un offerta concreta e ufficiale per Amrabat ( fonte: Fiorentina.it)

Giugno alle spalle, il mese di luglio è iniziato però allo stesso modo. La Fiorentina aspetta un’offerta concreta e ufficiale per Sofyan Amrabat. Quantomeno per iniziare una trattativa vera e propria. Che ad oggi non c’è. Il nodo d’inizio estate è questo. Intermediari ed agente al lavoro, Joe Barone e Daniele Pradè in costante contatto telefonico, ma la terza parte ancora manca. O meglio. Da Manchester, sponda United, qualcosa si è mosso, ma unicamente in direzione del calciatore. Offerta di 4 milioni sul tavolo per convincere uno scettico Amrabat, che continua a voler aspettare l’Atletico Madrid. Per questo ad oggi da Manchester non hanno ancora allacciato i contatti diretti con la Fiorentina. Inutile avviare trattative se il calciatore non è convinto. Lo ha detto a tutti. Lo ha ripetuto persino al Bayern Monaco. Vuole andare a giocare in Spagna. Tatticamente si vede in modo perfetto nel sistema di gioco (spigoloso e muscolare) di Simeone, che ricorda da vicino un po’ il modo di giocare che lo esalta nel Marocco. Battaglia spesso vicino all’area di rigore, niente a che vedere con tutto il campo alle spalle che prevedono le idee di Italiano. Per lui un paradiso tattico.

Si attente, dunque. Ma fino a quando? La Fiorentina ha ‘regalato’ al calciatore una settimana di vacanza in più al pari dei nazionali (ma lui è stato davvero poche ore nel ritiro del Marocco, prima di andare a casa ufficialmente per stanchezza dopo le tante partite disputate). Questo significa che al massimo il 19 luglio dovrà presentarsi nel nuovissimo Viola Park (a proposito, ieri selfie significativo di Joe Barone con il costruttore Nigro e l’architetto Casamonti, a voler scacciare le notizie che cominciavano a filtrare circa un ritiro della prima squadra in bilico per il ritardo dei lavori…). Circostanza che tutti vogliono evitare. Il calciatore in primis, ma pure la Fiorentina, che nella sua storia recente ha già vissuto casi analoghi: basti pensare a Chiesa sul bus a New York o a Veretout ‘scappato’ dal ritiro di Moena dopo giorni da separato in casa.

L’impressione però è che – ancora una volta – la Fiorentina si debba adeguare ai tempi del mercato. Che non saranno brevi. Joe Barone lo ha già detto più volte. Tempo e pazienza, con la promessa che per i primi colpi in entrata non si aspetterà la cessione del centrocampista marocchino e nemmeno l’esito della vicenda Juventus-UefaItaliano, ormai a meno di dieci giorni dal raduno, attende almeno un paio di volti nuovi (oltre a Sabiri, chiaramente). Possibile che il primo squillo sia in porta e magari il secondo in difesa, in attesa di un’altra cessione per niente scontata, quella del brasiliano Igor. Luglio è appena iniziato, ma sarà particolarmente intenso per la Fiorentina. Da una parte il lavoro della squadra, dall’altro un mercato della società che – almeno sulla carta – dovrebbe cambiare diverse pedine a disposizione di Italiano

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