Chantal Borgonovo : ” Stefano è stato un bell’esempio e vale la pena ricordarlo “

Una recente intervista di Chantal Borgonovo , moglie del calciatore della Fiorentina morto il 27 giugno 2013 dopo una lunga malattia

Stefano Borgonovo oggi avrebbe 59 anni e magari sarebbe ancora sui campi da calcio ad allenare le formazioni giovanili e a trasmettere ai più giovani il suo viscerale amore per il pallone. Amore che gli ha permesso di vestire le maglie di ComoSambenedetteseFiorentinaMilanPescaraUdinese e Brescia e di giocare per la nazionale italiana.

10 anni dalla sua scomparsa

Sono trascorsi 10 anni dal 27 giugno 2013, giorno in cui la sclerosi laterale amiotrofica spense definitivamente il suo sorrisoBorgonovo, nato a Giussano il 17 marzo del 1964, è morto all’età di 49 anni per colpa di quella “stronza”, come era solito chiamarla, dopo anni di sofferenza e di battaglie, in cui si spese in prima persona per raccogliere fondi per la ricerca scientifica contro la Sla, dando vita a un movimento di sensibilizzazione unico e primo nel suo genere, anche tramite la Fondazione Stefano Borgonovo Onlus, da lui stesso voluta nel 2008.

Baggio
Roberto Baggio e Stefano Borgonovo

Sono passati 10 anni. Il tempo è volato, ma il vuoto che ha lasciato continua a rimanere immenso. Così come continua a rimanere accesa la speranza di riuscire finalmente a trovare una cura contro la Sla, una malattia subdola e aggressiva, su cui Stefano ha acceso i riflettori come mai nessuno aveva fatto prima. Riflettori che, però, il mondo del calcio continua a tenere spenti, nonostante siano diversi i calciatori deceduti per questa malattia». 

Borgonovo
Stefano Borgonovo

Credo che Stefano sia stato un bell’esempio e varrebbe la pena ricordarlo. Io, ora come ora, non me la sono sentita e non me la sento di organizzare un evento pubblico. Lo ricorderò in famiglia, con i suoi figli che in questi 10 anni sono diventati adultiStefano sicuramente sarebbe fiero di loro e di come sono cresciuti», ha concluso.

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