Ventinove anni fa ci lasciava Paolo Valenti . Una vera icona del calcio .

Iniziò a lavorare in RAI nel 1950, non aveva ancora trent’anni. Iniziò commentando le notizie di ciclismo locale e poi i Giri d’Italia. Passato al pugilato divenne ben presto uno dei cronisti sportivi più in gamba, al punto che per quattro volte fu al seguito delle Olimpiadi.

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Paolo Valenti

Il volto del calcio è stato lui per molte generazioni. Impossibile dimenticare questo grande giornalista italiano, Paolo Valenti. Era nato a Roma il 6 ottobre 1922 e si era laureato molto presto in lettere. Iniziò subito a lavorare presso la redazione sportiva della RAI  commentando prima il ciclismo, quindi i grandi match di pugilato e infine il calcio.

Sposato con Bruna Liguori, aveva quattro figli: Mauro, Alessandro, Graziano e Paola. Persona molto riservata e corretta, riuscì a condurre per vent’anni la trasmissione sportiva “90° Minuto” senza mai rivelare a nessuno quale fosse la sua squadra del cuore. Solo dopo la sua morte si scoprì che amava la Fiorentina! Alla fine degli anni Ottanta fu colpito da un tumore che lo condusse lentamente alla morte, il 15 novembre 1990.

Il premio in suo onore

Nel 2000 per volere della moglie e dei figli, venne istituito in onore di Paolo Valenti un premio “giornalistico radio televisivo” che porta il suo nome. Il premio ha cadenza biennale e viene consegnato a giovani cronisti che rispecchiano le caratteristiche di Valenti in termini di bravura nella comunicazione, innovazione, attenzione agli aspetti umani. Tra i premiati: Gianni Cerqueti, Fabrizio Maffei, Massimo Caputi e Monica Vanali.

Carriera

Iniziò a lavorare in RAI nel 1950, non aveva ancora trent’anni. Iniziò commentando le notizie di ciclismo locale e poi i Giri d’Italia. Passato al pugilato divenne ben presto uno dei cronisti sportivi più in gamba, al punto che per quattro volte fu al seguito delle Olimpiadi.

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