Borgonovo , il fischio d’inizio della partita contro la “SLA”

Borgonovo
L’ex calciatore della Fiorentina Stefano Borgonovo

Questo campionato lo hanno vinto in pochi e, tra i giocatori più famosi, i veri vincitori sono stati solo sei, l’ultimo Stefano Borgonovo.

l suo amore per questo sport va oltre il calcio giocato, e Borgonovo, una volta ritiratosi, si avventura subito sulla panchina delle giovanili dei lariani, per poco tempo però, poiché nel 2005 è costretto a ritirarsi per problemi di salute. Tutti credono che sia così, ma in realtà Stefano dovette iniziare il ritiro che lo ha portato ad affrontare la partita più difficile del suo campionato. Una partita dura, ma giocata sempre in presenza dei suoi tifosi più affezionati, la moglie e i figli, che lo hanno sempre incoraggiato a non mollare mai, proprio come i veri ultras.

Una partita lunga , durata ben sei anni

Una partita che lo ha messo davanti a un avversario dotato di un catenaccio difensivo più forte di quello all’italiana, che non permetteva al Borgo di segnare alcun gol, nemmeno dal dischetto, perché lo teneva fermo e immobile. Una partita disputata sempre in casa, sul suo letto, attaccato a un sintetizzatore vocale, non per soli novanta minuti, ma per sei lunghi anni .

Quel pomeriggio del 27 giugno 2013

. Tanti i libri scritti e le partite benefiche giocate in suo onore. Particolare sostegno gli hanno spesso garantito le società di Fiorentina e Milan, dove lui ha più lasciato il segno. Borgonovo dice addio al mondo, quello vero, nel pomeriggio del 27 giugno 2013. La sera l’Italia ha poi giocato la semifinale di Confederations Cup contro la Spagna con il lutto al braccio. Il primo luglio si sono svolti i funerali nella sua città natale.

Caro Stefano, l’impresa più bella che sei riuscito a costruire negli anni è stata quella di trasformare il veleno della malattia in medicina per gli altri. Ciao amico mio, onorerò per sempre la tua persona“.
Roberto Baggio

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